Le tecnologie

L’analisi tecnologica ha l’obiettivo di identificare le soluzioni tecnologiche nel campo della mobilità sostenibile che risultano le più adeguate e quindi da adottare o integrare nello sviluppo del sistema.

Si inizia  quindi con un’analisi approfondita delle best practice nel campo della mobilità sostenibile, dello stato delle tecnologie adottate e dei gap ancora da colmare per un effettivo passaggio ad una mobilità “climate-neutral”.

Per poi passare ad un’analisi più approfondita sulle tecnologie di realizzazione della soluzione di gamification scelta per il sistema G4Mob.

Le soluzioni di sharing mobility sono presenti e ormai ampiamente utilizzate in molti contesti urbani. Possono essere realizzate e fornite direttamente dalle pubbliche amministrazioni oppure da società private previa concessione o autorizzazione da parte delle amministrazioni cittadine o nazionali. Storicamente i primi servizi di sharing mobility erano rivolti al bike sharing, poi evoluti verso altri mezzi di trasporto individuali.

Il bike sharing è storicamente il primo servizio di sharing mobility che è stato proposto in numerose città, ad un certo punto era diffuso in quasi tutte le maggiori città. E’ caratterizzato all’origine da biciclette con caratteristiche basic, molto economiche ed estetica particolare (per rendere meno conveniente il furto), da tariffazione gratuita per un utilizzo breve (15’ o 30’) e da parcheggi (stalli) obbligati a cui la bici presa in sharing doveva essere ricollocata alla fine dell’uso.  Poi si è evoluto e si divide in:

  • Bike sharing pubblico con stalli (il bike sharing “comunale”)
  • Bike sharing free floating

Il primo  viene dato in gestione dall’amministrazione a privati e la convenienza economica per essi è rappresentata dalla concessione di spazi pubblicitari da parte dell’amministrazione comunale, che la società concessionaria può affittare per coprire i costi e garantirsi un margine.

Il secondo è possibile grazie agli smartphone con tecnologia GPS (che hanno ormai tutti) e consente di proporre un servizio senza parcheggio obbligato, con possibilità di lasciare la bicicletta in tutti i luoghi consentiti, e di trovare la bicicletta più vicina con una app per smartphone, prenotarla o raggiungerla.

La prenotazione e acquisto del viaggio avviene con lo smartphone, inquadrando un QR-Code sulla bici e terminando la corsa una volta raggiunta la destinazione (o sospendendola per brevi periodi). Le biciclette erano all’inizio anche in questo caso molto “basic”, ma col tempo sono state rese disponibili anche quelle a pedalata assistita (vedi Uber Jump).

Il costo di ogni corsa, essendo tutti i costi a carico del gestore privato, è sensibilmente superiore a quello del classico servizio comunale e non prevede brevi corse gratuite. Per contro questo servizio non ha alcun costo per l’amministrazione, che si limita ad autorizzare il servizio stesso.

Nel 2019 arriva il monopattino elettrico

Il servizio in sharing delle biciclette con pedalata assistita non ha avuto un accoglimento ampio da parte degli utenti e quindi una diffusione molto elevata. A questo mezzo di trasporto “senza targa e senza patente” ed uso quindi molto semplificato (rispetto ad un’auto) è stato di gran lunga preferito il monopattino elettrico.

Pur avendo minore flessibilità (impossibile ad esempio trasportare pacchi o buste) e minori prestazioni ciclistiche e quindi di sicurezza, la facilità di accesso e di guida e la posizione alta (si guida ovviamente in piedi) lo fanno preferire a molti utenti, tanto che in alcune città (ad esempio Roma) sono arrivati a fornire il servizio ben 7 società private diverse.

Le modalità di prenotazione, utilizzo e pagamento sono le medesime di quelle viste prima per le bici in free floating, ed i costi anche. Per la particolarità del mezzo risulta ancora più stringente l’esigenza del suo utilizzo su piste ciclabili protette.

Ma cosa servirebbe per far diventare questi servizi veramente per tutti? Soluzioni tecnologiche e organizzative avanzate: la inter-modalità e lo smart booking.

Di cosa si tratta, in sintesi?

La intermodalità è attualmente affidata all’utente, nel senso che, se vuole utilizzare il monopattino elettrico per coprire velocemente i 2 chilometri tra il suo ufficio e la fermata più vicina della metro, deve attrezzarsi personalmente per comprare biglietti e abbonamenti, trovare e prenotare il mezzo in sharing ecc.

Per rendere il tutto ancora più concorrenziale con il comodo uso dell’auto propria (da solo) servirebbe una gestione inter-modale, ovvero poter pagare e prenotare in modo flessibile ed in unica soluzione entrambi i mezzi (o anche più), trovare il monopattino già prenotato e in attesa all’uscita della metro, avere per il tutto un costo inferiore all’uso dell’auto propria, e dover effettuare un unico e semplice pagamento.

Si può fare, e si può fare anche con una sola app, ma per raggiungere l’obiettivo serve un grande sforzo organizzativo e regolatorio. Alcuni progetti finanziati nel Green Deal Programme della Unione Europea possono finanziare questo tipo di soluzioni.

Un’altra tecnologia che promette risultati molto interessanti è lo smart booking, la possibilità di ottimizzare il processo di ricerca e prenotazione dei mezzi in sharing.

E’ frequente infatti vedere nelle zone della città gruppi di monopattini inutilizzati in una data area e invece assenti dove sarebbero richiesti.  I mezzi sono poi risistemati periodicamente, ma l’intero processo evidentemente non è ottimizzato, comporta lunghi periodi di inutilizzo e si regge solo grazie al basso costo dei mezzi stessi e all’alto costo delle tariffe.

Un sistema di smart booking efficace e avanzato potrà invece gestire prenotazioni anche molto anticipate, informazioni aggiuntive utili (come le previsioni del tempo) per prevedere la domanda, movimentare opportunamente i mezzi,  per raggiungere il loro massimo utilizzo (quindi basse tariffe) e dare la sicurezza di avere il mezzo che serve quando serve. Potrà consentire inoltre di proporre automaticamente all’utente il mix di mezzi di trasporto più conveniente al momento, sia come tempi sia come costi, sia come efficienza energetica e prenotarlo e pagarlo in un colpo solo.